Liste d’attesa e problemi economici: quattro milioni di italiani non si curano
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Per il nostro Paese la sanità risulta essere un peso sul budget economico familiare. Un costo che talvolta risulta essere insormontabile.
L’Istat nel 2018 ha contato circa 4 milioni di persone che durante l’anno hanno rinunciato a esami o cure mediche a causa di problemi economici. Mentre 2 milioni di persone rinunciano alle cure a causa dei lunghi tempi d’attesa.
Per gli italiani, i motivi scatenanti che posticipano la visita o rinunciano alle cure sono il costo eccessivo e la tempistica delle liste di attesa troppo lunghe.
Queste problematiche riguardano soprattutto le regioni del Sud Italia.
In molte regioni d’Italia, disoccupati e persone in assoluta povertà non pagano il ticket grazie all’esenzioni sanitarie garantite dal nostro paese. L’esenzioni riguardano chi ha più di 65 anni, chi guadagna meno di 36.000€ l’anno e chi ha determinate patologie. Il problema è che ci sono molte “false esenzioni” e questo fa sì che la metà di coloro che si rivolgono al sistema sanitaria senza pagare il ticket, consumando il 70% delle prestazioni. E qui entra in gioco il problema delle liste d’attesa.
Chi non ha la possibilità economica di anticipare i costi della cura (es. intramoenia) o rivolgersi a cliniche private, si trova a dover aspettare tempi lunghissimi per ottenere una risonanza o una visita cardiologica. Così piuttosto che rimanere in attesa, rinuncia alla visita e non si fa controllare.
In questo contesto si insinuano altre problematiche legate all’impossibilità delle cure: come quella di non avere il medico curante di base.
Source: rep.repubblica.it