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26 September 2019

Patto per la Salute, le nuove proposte del Ministero. Confermato aumento di 3,5 mld per il prossimo biennio, via il superticket, tetti di spesa flessibili per il personale e commissariamento solo per Regioni in grave difficoltà.

Patto per la Salute, le nuove proposte del Ministero. Confermato aumento di 3,5 mld per il prossimo biennio, via il superticket, tetti di spesa flessibili per il personale e commissariamento solo per Regioni in grave difficoltà.

il Ministero della Salute ha inviato ieri alle Regioni 15 schede che faranno da cornice al nuovo Patto per la Salute, i cui lavori si erano interrotti prima della pausa estiva.

Alcuni dei temi contenuti nelle schede sono la conferma degli aumenti da 3,5 mld al Fondo sanitario per il 2020-2021, la clausola di salvaguardia finanziaria che scompare, una maggiore flessibilità ai tetti di spesa per il personale, commissariamento solo per le Regioni in gravi difficoltà con contestuale superamento del sistema dei Piani di rientro e abolizione del superticket.
Le schede non sono il Patto vero e proprio, ma vogliono essere il primo passo per quello che sarà il testo definitivo su cui già il Ministro della Salute, Roberto Speranza e il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini hanno concordato di voler chiudere al più presto.
 
Le schede affrontano i temi della sanità a 360 gradi e al loro interno trovano spazio anche i contratti di formazione-lavoro per gli specializzandi, la revisione dei corsi di formazione in medicina generale, lo sviluppo competenze delle professioni sanitarie e maggiorazione di compensi e indennità per il personale sanitario.
Si punta poi ad un piano di contrasto alla mobilità sanitaria passiva, alla riforma degli Enti Pubblici Vigilati del Ministero della Salute, con particolare riferimento ad AIFA, ISS e Agenas, al fine di superare la frammentazione normativa e accentramento della governance dell’Hta.
 
C’è poi anche l’incremento delle risorse per l’edilizia sanitaria, nuovi parametri e standard di dotazione ed erogazione dei servizi sanitari e sociosanitari ivi compresi i servizi domiciliari, l’implementazione della farmacia dei servizi, l’istituzione di un gruppo di lavoro per l’ammodernamento della normativa dei fondi sanitari integrativi in chiave complementare e sistemica con il servizio sanitario nazionale.

Prevista poi la ridefinizione delle priorità̀ della Ricerca sanitaria, l’aggiornamento del Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza, e la revisione del sistema ticket graduando l’importo dovuto  dal cittadino in funzione del costo delle prestazioni e del “reddito familiare equivalente” al fine di ridurre le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari. Spazio anche per il miglioramento dell’efficienza e dell’appropriatezza nell’uso dei fattori produttivi e l’ordinata programmazione del ricorso agli erogatori pubblici e privati accreditati e iniziative per una maggiore accessibilità dei pazienti al Ssn.

In particolare, di seguito quanto viene specificato sulle liste di attesa

– Si conviene di implementare il nuovo Piano Nazionale per il governo delle liste d’attesa 2019-2021 che nasce con l’obiettivo prioritario di avvicinare ulteriormente la sanità pubblica ai cittadini, individuando elementi di tutela e di garanzia volti ad agire come leve per incrementare il grado di efficienza e di appropriatezza di utilizzo delle risorse disponibili. Si conviene altresì̀ di utilizzare le evidenze che emergeranno in sede di monitoraggio delle liste di attesa al fine di indirizzare gli interventi selettivi soprarichiamati.

Ecco quali sono le 15 schede:  

  1. Determinazione del fabbisogno del Servizio sanitario nazionale e dei fabbisogni regionali
  2. Garanzia dei Lea e Governance del SSN
  3. Risorse umane 
  4. Mobilità e Reti Nazionali 
  5. Enti vigilati
  6. Governance farmaceutica e dei dispositivi medici
  7. Investimenti
  8. Sviluppo dei servizi territoriali
  9. Funzione complementare e riordino dei fondi sanitari integrativi
  10. Modelli previsionali
  11. Ricerca
  12. Prevenzione
  13. Revisione della disciplina del ticket e delle esenzioni e abolizione quota fissa 10 euro per ricetta prestazioni di specialistica ambulatoriale
  14. Sistema comune di controlli di appropriatezza degli erogatori accreditati
  15. Strumenti di accesso partecipato e personalizzato del cittadino ai servizi sanitari

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