Blog


22 June 2021

L’invecchiamento della popolazione mondiale

L’invecchiamento della popolazione mondiale

Secondo i dati pubblicati dal Dipartimento di Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite, l’invecchiamento della popolazione a livello mondiale non conosce tregua!

Entro il 2050, la popolazione mondiale di anziani sarà più che raddoppiata, raggiungendo i 2,1 miliardi.

Il che significa che ci saranno più del doppio delle persone sopra i 60 anni rispetto ai bambini sotto i 5 anni.

Vediamo la situazione attuale.

Nel 2020, più di 147 milioni di persone in tutto il mondo avevano un’età compresa tra 80 e 99 anni, pari all’1,9% della popolazione mondiale.

Nel 2050, secondo lo studio delle Nazioni Unite sull’invecchiamento della popolazione, si arriverà a più di 423 milioni di persone over 80. Più del 4% della popolazione mondiale.

Le ragioni dell’invecchiamento della popolazione sono note.

Il progresso nella medicina e nella diffusione di strutture sanitarie ha potuto allungare l’aspettativa di vita. Mentre il calo dei tassi di natalità influisce negativamente sull’età della popolazione.

Ad agosto 2020 l’Assemblea Mondiale della Sanità (World Health Assembly) dell’Oms ha lanciato il Decennio dell’invecchiamento in salute 2020-2030 (Decade of Healthy Ageing 2020-2030).

Nel documento pubblicato si propone di migliorare la vita delle persone anziane introducendo politiche coordinate in quattro direzioni.

  • cambiare il modo in cui pensiamo all’invecchiamento
  • sviluppare comunità in modi che promuovano le capacità di autonomia delle persone anziane
  • fornire assistenza integrata centrata sulla persona e servizi sanitari primari che rispondano alle loro esigenze
  • fornire agli anziani che ne hanno bisogno l’accesso a un’assistenza di qualità a lungo termine

Per portare avanti l’economia di un Paese, è strettamente necessario capire chi e quante sono le persone anziane. Queste informazioni servono infatti per decidere quanti anni di lavoro sono sufficienti per poter andare in pensione. Ma anche per stabilire chi verrà interessato dalle politiche di sanità pubblica. Per capire chi avrà diritto alle esenzioni per farmaci e visite in certe fasce di reddito. Per le campagne di vaccinazione gratuita. Sarà quindi la sanità uno degli enti più coinvolti da questo “problema”.

Ma anche le pensioni avranno il loro peso. Secondo i dati Istat del gennaio 2020, in Italia nel 2018 la spesa pensionistica dell’Italia è stata pari a 293 miliardi di euro, cioè il 16,6% del Pil, il 34,3% della spesa pubblica. Ciò significa che per le pensioni è stato speso quasi il triplo di quanto viene speso per la sanità. E quasi il quintuplo della spesa per Istruzione e Ricerca!

https://www.infodata.ilsole24ore.com